Felicità Piastri nel giorno di Max. Le Ferrari almeno ci hanno provato

Nel giorno di Max si è preso un po’ di gloria anche Oscar Piastri. La Sprint Race del Qatar è tutta sua. Se la è costruita con la pole e una partenza perfetta, resistendo a tanti attacchi, non da ultimo quello finale di Max che avrebbe voluto festeggiare il titolo con un successo. Piastri è un uomo del futuro. Uno dei tanti di questa Formula 1. Adesso sembra avere la macchina giusta perchè questa McLaren è davvero tanta roba (sul podio c’era anche quella di Norris).

La Sprint del Qatar è stata la più divertente dell’anno, nonostante le tre Safety Car che hanno rallentato i giochi nei 19 giri in programma. Russell e i due ferraristi ci hanno provato a ribaltare tutto partrendo con gomme tenere. Giusto rischiare, era l’unica chance per cercare di risalire. Hanno vivacizzato la gara. Russell è addirittura andato in testa al terzo giro facendosi i complimenti da solo (Big move!). I due ferraristi, lottando anche tra di loro con grandi rischi, sono arrivati a viaggiare in zona podio.

Alla fine però chi aveva gomme tenere ha perso grip e ritmo e là davanti hanno occupato il podio Piastri, Verstappen e Norris, ancora battuto da un compagno, ancora scornato come gli era già capitato a Monza con Ricciardo nel 2021. Ma Lando ha sbagliato tutto alla partenza, certo partiva sul lato sporco, ma si è ritrovato sesto dopo pochi metri.

Le due McLaren hanno chiuso ai puedi del podio, davanti alle Ferrari che hanno perso 6 punti nel mondiale costruttori, ma in fin cei conti hanno limitato i danni. Partivano 5° e 6° hanno chiuso 6° e 7° (Charles è poi stato penalizzato di 5” uscendo cosi’ dai punti) il bilancio non è positivo (Hamilton è risalito da molto lontanto). Forse valeva la pena di splittare la scelta delle gomme. Ma provarci non è statro sbagliato. E meno male che ci sono state tre safety a rallentare il ritmo, altrimenti sarebbe finita molto peggio.

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umberto zapelloni

Nel 1984 entro a il Giornale di Montanelli dove dal 1988 mi occupo essenzalmente di motori. Nel gennaio 2001 sono passato al Corriere della Sera dove poi sono diventato responsabile dello Sport e dei motori. Dal marzo 2006 all'aprile 2018 sono stato vicedirettore de La Gazzetta dello Sport

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